I prodotti tipici sono quelli che mostrano un profondo legame con l’area geografica in cui hanno origine e caratteristiche qualitative specifiche frutto di un insieme di fattori, tra i quali i processi artigianali di lavorazione tramandati da generazioni. I prodotti tipici alimentari possono, ma non è obbligatorio, essere garantiti da specifici marchi di tutela che ne delineano caratteristiche e metodi di lavorazione o trasformazione. In generale vengono percepiti come tipici quei prodotti che rispondono a specifiche caratteristiche: prima di tutto il forte legame con il territorio inteso come un insieme di elementi che comprendono qualità fisiche (suolo, clima, altitudine, esposizione) a cui si aggiungono condizioni immateriali legate all’interazione dell’uomo con lo spazio che potremmo sintetizzare nella parola francese milieu ovvero quelle condizioni naturali e socio-culturali che si sono stratificate nel corso del tempo e che rappresentano il patrimonio comune della collettività locale e la base territoriale della sua identità, la storia, i saperi, le esperienze e le tecniche di lavorazione. Tutto ciò concorre alla definizione di una reputazione del territorio che si estende al prodotto. Non può mancare ovviamente la qualità derivata da particolari metodi di coltivazione/allevamento/trasformazione unito al pregio delle razze, cultivar o materie prime impiegate e dai metodi di lavorazione comprendenti un insieme di artigianalità e tecnologia.
A queste si possono aggiungere altre caratteristiche: produzione limitata, commercializzazione prevalente nel luogo di produzione o in botteghe specializzate, radicamento storico-culturale
