Vino

Non tutti sanno che la vite era coltivata in Italia grazie agli Etruschi, molto tempo prima dell’arrivo dei Greci. Era frutto della domesticazione della Vitis vinifera sylvestris che cresceva spontanea ai bordi dei boschi e che fu coltivata nei territori di dominazione Etrusca a partire dall’VIII sec. a.C. prima che i Greci e poi i Romani diffondessero la Vitis vinifera sativa.  Gli Etruschi, a differenza dei Greci,  coltivavano le viti a sostegno vivo, essendo un arbusto rampicante ha infatti bisogno di un appoggio per cui veniva “maritata” a un albero, solitamente olmi, ma potevano essere anche pioppi aceri o altri alberi, questo sistema veniva chiamato atalson. Ancora oggi in Italia persistono tali forme di allevamento.  Gli scrittori latini come Plinio il Vecchio, Virgilio, Catone danno testimonianza di queste piccole viti addomesticate dagli Etruschi e a sottolineare i luoghi in cui crescevano  le chiamavano "Labrusca vitis" , da labrum (orlo, margine) e ruscum (pianta spontanea). 

I Vini Etruschi della Toscana, del Lazio e della Campania furono commercializzati dagli Etruschi e trasportati in anfora verso la Gallia meridionale e la Catalogna. Dai  porti Alsium, Pyrgi e Punicum partivano numerose anfore piene di vino destinate ad alimentare prolifici traffici nel Mediterraneo e ad acquisire merci per scambi in terraferma. Gli archeologi hanno potuto ricostruire i percorsi del vino grazie ai resti dei naufragi rinvenuti a Cap d’Antibes, Bon Porté, Point du Dattier e altre località. Sui fondali marini sono state trovate navi etrusche con interi carichi di anfore vinarie e vasellame pregiato da mensa.... Insomma possiamo dire che la storia del vino in Italia parte proprio dal nostro territorio.

Nel comune di Viterbo è possibile produrre il vino Tuscia D.O.C. o Colli Etruschi Viterbesi

Tuscia D.O.C. o Colli Etruschi Viterbesi

Prodotto: nei comuni di Viterbo, Vitorchiano, Bomarzo, Graffignano, Celleno, Civitella d’ Agliano, Bagnoregio, Castiglione in Teverina, Lubriano,Vetralla, Blera, Villa San Giovanni in Tuscia, Barbarano Romano, Vejano, Oriolo Romano, Monte Romano, Tuscania, Arlena di Castro, Tessennano, Canino, Cellere, Piansano, Ischia di Castro, Farnese, Valentano, Latera, Onano, Proceno, Acquapendente, Grotte di Castro, Gradoli, Capodimonte, Marta, Montefiascone, Bolsena, San Lorenzo,Nuovo, Orte e Bassano in Teverina.

Piante per ettaro: non può essere inferiore a 3.000 piante ad ettaro.

Irrigazione di soccorso: consentita

Tuscia D.O.C. o Colli Etruschi Viterbesi Bianco, Secco o Amabile:

Bianco, Secco o Amabile:

Vitigni:Trebbiano Toscano, localmente detto Procanico, dal 40 all’80%.

Malvasia toscana o del Lazio sino ad un massimo del 30%;

colore: giallo paglierino più o meno intenso;

odore: delicato caratteristico;

sapore: secco o amabile, armonico, caratteristico;

Tuscia D.O.C. o Colli Etruschi Viterbesi Rosso, Secco o Amabile:

Vitigni: Montepulciano dal 20 al 45%; Sangiovese dal 50 al 65%.

colore: rubino più o meno intenso;

odore: caratteristico, fragrante più o meno fruttato;

sapore: secco o amabile, pieno, armonico;

Tuscia D.O.C. o Colli Etruschi Viterbesi Novello:

Vitigni: Montepulciano dal 20 al 45%; Sangiovese dal 50 al 65%.

colore: rosso rubino più o meno intenso con sfumature violacee;

odore: fruttato e persistente;

sapore: fresco, armonico, equilibrato, rotondo e talvolta vivace per

fragranza di fermentazione;

Tuscia D.O.C. o Colli Etruschi Viterbesi Rosato, Secco o Amabile:

Vitigni: Montepulciano dal 20 al 45%; Sangiovese dal 50 al 65%.

colore: rosa più o meno intenso talvolta con riflessi violacei;

odore: intenso, delicato, gradevole;

sapore: secco o amabile, armonico, equilibrato, talvolta fresco e vivace;

titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,00% vol;

Tuscia D.O.C. o Colli Etruschi Viterbesi con il nome del vitigno a bacca bianca

non meno dell’85%.

Possono concorrere alla produzione del vino altri vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione per la Regione Lazio, sino ad un massimo del 15%, con esclusione della Malvasia di Candia.Colli Etruschi Viterbesi o Tuscia D.O.C.

Tuscia D.O.C. o Colli Etruschi Viterbesi Trebbiano o Procanico:

colore: giallo paglierino chiaro;

odore: caratteristico, delicato, gradevole;

sapore: secco, fresco, equilibrato;

Tuscia D.O.C. o Colli Etruschi Viterbesi Grechetto:

colore: giallo paglierino piu’ o meno intenso fino al dorato;

odore: leggermente vinoso, delicato, caratteristico;

sapore: secco, vellutato, fruttato, caratteristico, talvolta con retrogusto

leggermente amarognolo;

Tuscia D.O.C. o Colli Etruschi Viterbesi Rossetto Secco o Amabile:

colore: paglierino più o meno intenso;

odore: intenso, delicato, gradevole, finemente aromatico;

sapore: secco, amabile, armonico;

Tuscia D.O.C. o Colli Etruschi Viterbesi Moscatello Secco, Amabile:

colore: paglierino o giallo dorato più o meno intenso;

odore: profumo caratteristico dell’uva moscato;

sapore: aromatico caratteristico del moscato;

Tuscia D.O.C. o Colli Etruschi Viterbesi Moscatello Passito:

colore: giallo oro tendente all’ambrato più o meno intenso;

odore: intenso, complesso con sentore muschiato caratteristico;

sapore: dolce, armonico, aromatico, vellutato;

Tuscia D.O.C. o Colli Etruschi Viterbesi con il nome del vitigno a bacca rossa

non meno dell’85%.

Possono concorrere alla produzione del vino altri vitigni a bacca bianca

idonei alla coltivazione per la Regione Lazio, sino ad un massimo del

15%, con esclusione del Ciliegiolo.

Tuscia D.O.C. o Colli Etruschi Viterbesi Sangiovese:

colore: rosso rubino con riflessi violacei;

odore: caratteristico, fine;

sapore: secco, armonico con buona struttura e persistenza;

Tuscia D.O.C. o Colli Etruschi Viterbesi Sangiovese Rosato:

colore: rosa più o meno intenso talvolta con riflessi violacei;

odore: intenso, delicato, gradevole;

sapore: secco o amabile, armonico, equilibrato, talvolta fresco e vivace;

Tuscia D.O.C. o Colli Etruschi Viterbesi Greghetto o Grechetto Rosso:

colore: rosso rubino più o meno intenso;

odore: caratteristico, fragrante, piu’ o meno fruttato;

sapore: secco, sapido, armonico, persistente;

Tuscia D.O.C. o Colli Etruschi Viterbesi Violone:

Nella presentazione e designazione del vino ottenuto dall’uva Montepulciano deve essere utilizzato in etichetta il sinonimo localmente usato Violone.

colore: rubino intenso tendente al violaceo;

odore: caratteristico con retrogusto di marasca;

sapore: secco, pieno, più o meno tannico, armonico;

Colli Etruschi Viterbesi o Tuscia Merlot:

colore: rosso rubino con riflessi violacei;

odore: gradevole, leggermente erbaceo;

sapore: pieno, morbido, armonico, giustamente tannico, con leggero

retrogusto erbaceo;

Tuscia D.O.C. o Colli Etruschi Viterbesi Canaiolo:

colore: rosso rubino intenso;

odore: caratteristico, aromatico, persistente;

sapore: amabile, di corpo, più o meno tannico, armonico;

Nella presentazione e designazione del vino ottenuto dall’uva Canaiolo nero deve essere utilizzato in etichetta il sinonimo localmente usato Canaiolo e obbligatoriamente ed esclusivamente per le uve provenienti dai vigneti ubicati nei comuni di Marta, Capodimonte e limitatamente alla limitrofa località San Savino nel comune di Tuscania, il sinonimo localmente usato Cannaiola.

È possibile produrre il vino Novello, Frizzante e Passito nel rispetto del presente disciplinare e delle specifiche normative.

Produttori: