Preparazione:
- Le “erbarelle”, pulite e lavate accuratamente, vanno messe a cuocere in una casseruola contenente acqua salata, insieme con tre spicchi di aglio vestito, il peperoncino, i pomodori a pezzi o quelli a grappolo e la cipolla tagliata a fettine.
- A cottura ultimata, si versa il brodo insieme con le verdure nei piatti singoli, dove saranno state predisposte le fette di pane casereccio raffermo.
- Se è gradito, e nel caso si voglia dare al piatto la consistenza di un piatto unico, verso la fine si può aggiungere un uovo a persona, cotto in camicia o sbattuto direttamente nel brodo della zuppa.
- Si lascia riposare per qualche minuto a piatto coperto
- Una volta eliminato il brodo rimasto non assorbito dal pane, si completa l’acquacotta irrorandola con del buon olio extravergine d’oliva, meglio se di produzione locale, che è più saporito..
Storia:
Questa preparazione può essere considerata una variante del coniglio alla cacciatora; si differenzia per la presenza del pomodoro e l'assenza del rosmarino. Il suo uso è diffuso a Bagnaia, frazione del comune di Viterbo, conosciuta per la Villa Lante, fatta costruire nella metà del '500 dal Cardinale Gambara e utilizzata successivamente come soggiorno estivo da altri Cardinali, che venivano a trascorrere in questo luogo ameno alcuni moment idi riposo e di .... meditazione